Diritto privato, commerciale e amministrativo
27 Maggio 2025
Il legale rappresentante di un ente, imputato per un reato presupposto di cui è stata accertata la prescrizione, può nominare il difensore di fiducia perché assista l’ente nel giudizio d’appello?
L’art. 39 D.Lgs. 231/2001 vieta alla persona fisica imputata di reati da cui dipende l’illecito amministrativo di partecipare al procedimento, rappresentando l’ente.
La giurisprudenza è conformemente orientata nel ritenere che il legale rappresentante, indagato o imputato del reato presupposto, non possa provvedere alla nomina del difensore dell’ente a causa del conflitto di interessi, da ritenersi presunto “iuris et de iure”, senza che sia necessario a tal fine, un concreto accertamento del giudice.
Le Sezioni Unite (Cass. Pen. 28.05.2015, n. 33041) hanno sul punto precisato che il divieto in parola si giustifica perché il rappresentante legale e la persona giuridica si trovano in una situazione di obiettiva e insanabile conflittualità processuale, dal momento che la persona giuridica potrebbe avere interesse a dimostrare che il suo rappresentante ha agito nel suo esclusivo interesse ovvero a provare che il reato è stato posto in essere attraverso un’elusione fraudolenta dei modelli organizzativi adottati, in questo modo escludendo la propria responsabilità e facendola così ricadere sul solo rappresentante.